UNA VISITA AL MUSEO DE NITTIS DI BARLETTA

di Mario Bresciano

Nello scorso ottobre ho visitato a Barletta il museo dedicato a Giuseppe De Nittis, nel palazzo rinascimentale Della Marra, che comprende 138 tra oli, pastelli ed acquerelli.  
De Nittis nacque a Barletta il 25 febbraio del 1846, ultimo di quattro figli. Orfano, fu allevato dai nonni paterni. Fu allievo a Barletta del pittore Giovanni Battista Calò; trasferitosi a Napoli, si iscrisse nel 1861 all’Accademia di Belle Arti, ma ne fu espulso per indisciplina. A soli sedici anni le sue capacità furono notate da Adriano Cecioni (1836-1886), con il quale, fondò la Scuola di Resina. Si tratta di una corrente artistica che si fonda sul realismo e sull’impressionismo. Visitò Palermo, Roma, Firenze, Torino, Venezia. Nel 1867 si trasferì a Parigi, prendendo contatto con il mercante d’arte Adolphe Goupil amico di vari impressionisti. Nel 1869 partecipò al Salon, un’esposizione periodica di arte che si svolgeva al Louvre.
 Nello stesso anno sposò la parigina Leontine Lucile Gruvelle (1843-1914), da cui ebbe un figlio, Jacques (nato a Resina nel 1872, morto nel 1907). Leontine curava molto le relazioni sociali e aprì la casa all’elite culturale e artistica del tempo. Ospiti abituali furono Dumas figlio, Zola, Maupassant, Degas, Manet. Leontine fu anche la sua musa. Un pastello di grandi dimensioni Giornata d’inverno – Ritratto della signora De Nittis la ritrae, elegantemente vestita, seduta e incorniciata da una grande finestra attraverso cui si vede una strada innevata. E’ un quadro di estrema luminosità. Edmond de Goncourt lo definì “la più straordinaria sinfonia in bianco”.
L’olio Colazione in giardino ritrae Leontine e Jaques, seduti ad una tavola elegantemente apparecchiata all’ombra di un arbusto su uno sfondo di un prato soleggiato. I volti sono di profilo, con il figlio proteso a osservare un’anatra, creando così un senso di movimento. Il quadro fu esposto al Salon di Parigi nel 1984.
Del 1880 è Figura di donna che ritrae Leontine, in piedi, con il busto di tre quarti, mentre il viso è rivolto allo spettatore, conferendo un senso di movimento. 
Alle corse di Auteuil – Sulla seggiola richiama il dipinto del Museo romano di Arte moderna. Una donna, elegantemente vestita, in piedi su una seggiola, assiste alle corse di cavalli; il marito in basso accanto a lei: sullo sfondo alberi e figure lontane. Le due figure vestite di scuro si stagliano sul prato chiaro.   
Nel 1872 partecipò con gran successo al Salon con l’olio La strada da Brindisi a Barletta, attualmente in una collezione privata. Un calesse si allontana sotto il sole cocente su una larga strada sterrata che attraversa la campagna, mentre due contadini procedono in senso inverso.
La fama si accrebbe dopo la mostra del 1874 presso il fotografo Nadar dove espose varie tele. L’olio Che freddo (collezione Jucker, Milano) riscosse grandi elogi. 
La sua irrequietezza lo condusse a Londra dove riscosse gran successo. Nel 1878 partecipò all’Esposizione Internazionale di Parigi che gli consentì di essere insignito della Legion d’onore, l’onorificenza più alta attribuita dalla Repubblica Francese.  
Il 21 agosto 1884, a soli 38 anni, un’emorragia cerebrale stroncò la vita di un grande artista. Fu sepolto nel cimitero parigino di Père Lachaise e l’epitaffio fu scritto dall’amico Alexandre Dumas figlio:
“Ici git
Le peintre Joseph De Nittis
Morte à trente huit ans
En pleine jeunesse
En pleine amour
En pleine gloire
Comme les heros
E les demi-dieux.

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